CENONE DI CAPODANNO A TORINO

Foto di Emanuele Luzzi archivio di città di Torino

Il Cenone di capodanno a Torino, come in gran parte del mondo lo si festeggia il 31 dicembre. Il capodanno arriva da una storia molto lontana dove il dio romano Giano nel VII secolo e i pagani delle Fiandre, seguaci dei druidi, avevano già allora il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno. Nel Medioevo, tanti paesi usavano il calendario Giuliano, ma purtroppo le date non erano tutte uguali per festeggiare la fine dell'anno, in Inghilterra e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo (giorno dell'Incarnazione e usato a lungo anche a Pisa e in seguito a Firenze) mentre in Spagna era il 25 dicembre, giorno della Natività.

Paese che vai usanza che trovi, in Italia sono molte le usanze della fine dell’anno come indossare biancheria intima di colore rosso, gettare gli oggetti vecchi dalla finestra. 

Al cenone di capodanno a Torino si mangiano le lenticchie, segno di ricchezza e speranze, mentre altre portate come salmone affumicato, caviale, champagne e riso alle fragole non sono usanze ma una tradizione culinaria. 

Qual’è il significato dei fuochi d’artificio? Inanzi tutto è un momento di stupore, di gioia e di magica atmosfera. Non solo, in passato si pensava che il rumore dei botti cacciassero via i spiriti cattivi, transitando un anno nuovo e puro.

I più scaramantici dicono che, se la prima persona che si incontra nell’anno nuovo è un gobbo, allora sarà un anno fortunato In Spagna c'è l’usanza di mangiare dodici chicchi d'uva, mentre in Russia si tengono le porte aperte per far entrare l'anno nuovo. In tutta l'ex Unione Sovietica è usanza lo scambio di regali.In Ecuador e in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta (a volte con le sembianze di personaggi famosi, calciatori, etc.) riempiti di petardi così da bruciare ed esplodere al countdown....

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